Centrale antincendio

La centrale antincendio è il cuore dell’impianto, su di essa vengono collegati gli apparati di rivelazione e quelli di segnalazione, il suo compito è quello di monitorare lo stato dell’impianto e di segnalare, localmente e/o remotamente, sia le condizioni di allarme incendio che quelle di avaria.

Deve essere conforme alle norme UNI EN  54-2 e 54-4 (alimentazioni), deve inoltre:

  1. Distinguere gli allarmi provenienti dai rivelatori automatici da quelli provenienti da rivelatori manuali;
  2. Limitare il numero di punti fuori servizio in caso di avaria.

Deve essere installata in un locale che sia:

  1. Situato in prossimità dell’ingresso principale dell’edificio;
  2. Dotato di illuminazione di emergenza;
  3. Protetto dal sistema di rivelazione incendio e/o presidiato in modo permanente;
  4. Tale da consentire il continuo controllo in loco e/o a distanza da parte del personale di sorveglianza. 

Oltre alla funzione di segnalazione, la centrale d’allarme incendio può assolvere, ove previsto, anche ad altri compiti:

  • Attivazione dei dispositivi di estinzione incendi (sprinkler);
  • Rilascio degli elettromagneti che mantengono aperte le porte tagliafuoco;
  • Arresto dei sistemi di ventilazione e chiusura delle serrande tagliafuoco in modo da evitare la propagazione del fumo;
  • Attivazione di dispositivi deputati all’evacuazione del fumo.

Alimentazione, UNI EN 54-4 

La norma impone l’utilizzo di due alimentazioni una primaria e una secondaria. L’alimentazione primaria, proveniente dalla rete pubblica, deve essere collegata a valle dell’interruttore generale e deve disporre di un circuito di alimentazione e di organi di manovra e sezionamento asserviti esclusivamente all’impianto antincendio. L’alimentazione secondaria può essere realizzata mediante linea preferenziale o accumulatori sigillati e deve avere un ritardo di intervento <= 15 s. L’alimentazione secondaria deve essere in grado di assicurare il corretto funzionamento dell’intero sistema ininterrottamente per un tempo pari alla somma dei tempi di intervento e ripristino, mai inferiore alle 24 ore. Oltre le 24 ore l’alimentazione di riserva deve essere in grado di garantire il funzionamento di tutto il sistema per ulteriori 30 min.

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