Guida impianto d’allarme

Da parecchi anni a questa parte stiamo assistendo ad un aumento incontrollato della criminalità e degli spiacevoli eventi ad essa associati, ne consegue che le nostre abitazioni e le nostre attività commerciali sono diventate il bersaglio preferito di gruppi di balordi che si appropriano dei nostri beni materiali e ci arrecano un grande danno psicologico, violando la nostra privacy e levandoci quel senso di sicurezza che avevamo fino a poco tempo prima, “Non usciremo mai più di casa senza il timore di essere derubati nuovamente“.

Lasciarli fuori è possibile; come recitava un famoso spot pubblicitario “Prevenire è meglio che curare“, esatto, prevenzione è la parola chiave, quindi prima di subire un furto e le conseguenze ad esso associate, sarebbe meglio mettere le mani avanti e tutelarsi attraverso l’installazione di un valido sistema di sicurezza.

Spesso, durante i miei sopralluoghi, mi capita di incontrare lo scettico di turno che se ne esce con frasi del tipo : “Eeeeh già, il sistema antintrusione, tanto oggi i ladri li neutralizzano facilmente”. A questi signori rispondo che lo scopo di un sistema di sicurezza non è quello di immobilizzare il malvivente (magari si potesse), ma quello di farlo desistere per via del tempo, della competenza tecnica e della strumentazione necessaria ad eludere un sistema professionale ben realizzato. Sarebbe come dire: ” E’ inutile fare quel muro, tanto il ladro con una scala lo scavalca”. Si, il discorso non fa una piega, ma intanto lascio fuori tutti quelli che la scala non ce l’hanno e costringo gli altri ad organizzarsi o, cosa più semplice, ad andare a tentare da un’altra parte.

Perché rivolgersi ad un’azienda specializzata

È fondamentale ricordare che solo una corretta progettazione ed installazione può dare garanzia di efficacia ad un sistema d’allarme. Perciò solo Aziende specializzate, di comprovata e pluriennale esperienza, sono in grado di rilasciare, al termine dei lavori, la “Certificazione dell’impianto“, quale garanzia dell’utilizzo di apparecchiature certificate e conformi alle norme CEI e dell’esecuzione dei lavori in conformità alla normativa tecnica nazionale. Particolare rilievo riveste la fase di progettazione che deve essere eseguita tenendo conto delle caratteristiche del sito, dalla tipologia e dal valore dei beni da proteggere. È necessario studiare attentamente la planimetria per evidenziare i punti critici a rischio di effrazione, il piano al quale si trova il sito, la dislocazione dei locali, il numero di accessi e la presenza di terrazzi o balconi nelle vicinanze.

Inferriate o allarme?

La corretta protezione di un edificio dovrebbe prevedere più livelli di sicurezza, in questo modo anche se l’intruso riuscisse a neutralizzare il primo livello dovrebbe subito confrontarsi con il secondo e cosi via. I sistemi di “protezione passiva” (porte blindate, inferiate, vetri antisfondamento etc.), rappresentano solo il primo dei livelli di protezione, ma non sono sufficienti, poiché, una volta violati, lascerebbero il ladro libero di muoversi a suo piacimento. Ecco perché il piano sicurezza necessita di essere completato con una protezione di tipo attivo, vale a dire con l’installazione di un sistema di sicurezza elettronico che rileva i tentativi di effrazione e li comunica mediante l’attivazione di allarmi acustici locali e l’invio di chiamate telefoniche verso l’utenza e verso gli organi di pronto intervento.

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